“In un Paese bloccato, dove rimani quello che nasci, si rischia di perdere la speranza – ha detto Roberto Rossini, Presidente nazionale delle Acli, durante il discorso con cui ha chiudo il 52° Incontro nazionale di Studi che si è svolto a Bologna dal 12 al 14 settembre – e di indurre negli italiani solo paure e rancori. Come abbiamo compreso in questi tre giorni di studio occorre compiere due azioni: impegnarsi per rispondere ai bisogni dei cittadini grazie alle nostre competenze e ai nostri servizi, imprese e associazioni e poi contribuire a cambiare il sentimento negativo. Vogliamo costruire sentimenti positivi come la speranza e la fiducia (…)” e come Acli di Pesaro è stato bello esserci e ci sentiamo di aver contribuito a costruire sentimenti positivi perchè:
– nelle nostre Acli provinciali costruiscono rapporti positivi, all’interno del sistema, all’interno della regione, con i più giovani e con quelli della Fap, con gli animatori e con chi preferisca stare dietro al pc…
– i contenuti proposti sono stati attuali e dirompenti e purtroppo sempre più spesso dimenticati dai principali mass media…
– le Acli nazionali conoscono e ci fanno conoscere relatori in gamba e interessanti;
– è stato un continuo andirivieni di persone con cariche pubbliche come ministri, ex ministri e “pezzi grossi” della politica italiana;
– si è parlato anche di Vergineto (Terre Roveresche) nella ricerca sulle periferie;
– Bologna è una città bellissima, è giovane, è viva e piena di gente;
– e’ stato un momento in cui ci si è sentiti un unica squadra con tutte le Acli e a tutti i livelli;
– il Caf Acli pesarese fa formazione anche partecipando con il proprio personale all’incontro nazionale di studi.
Tatjana