FAMIGLIE CON BAMBINI: UN BREVE VADEMECUM SULLE AGEVOLAZIONI

famiglia 2FAMIGLIE CON BAMBINI un breve vademecum sulle agevolazioni

CONGEDO DI MATERNITA’ OBBLIGATORIO

ll congedo di maternità è il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alle lavoratrici dipendenti durante la gravidanza e il puerperio. In presenza di determinate condizioni che impediscono alla madre di beneficiare del congedo, l’astensione dal lavoro spetta al padre (congedo di paternità). Il diritto al congedo e alla relativa indennità sono previsti anche in caso di adozione o affidamento di minori. Il congedo di maternità inizia due mesi prima la data presunta del parto fino a tre dopo (salvo flessibilità).

CONGEDO PARENTALE Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativo dal lavoro concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita e soddisfare i suoi bisogni affettivi e relazionali. Il congedo parentale spetta ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a 10 mesi. I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi. Tale periodo complessivo può essere fruito dai genitori anche contemporaneamente. Novità 2023: Nell’ambito delle disposizioni in materia di sostegno alle famiglie, l’articolo 1, comma 359, della legge di Bilancio 2023 ha introdotto un’importante novità in materia di congedo parentale, si dispone per la durata massima di un mese di congedo e fino al sesto anno di vita del bambino, l’elevazione dell’indennità dal 30% all’80% della retribuzione. In particolare, la nuova misura – che può essere fruita in alternativa tra i genitori – trova applicazione con riferimento ai lavoratori dipendenti che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2022.

CONGEDO DI PATERNITA’ Il congedo obbligatorio è fruibile dal padre entro il quinto mese dalla nascita del bambino (o dall’ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni/affidamenti nazionali o internazionali) e quindi durante il congedo di maternità della madre lavoratrice o anche successivamente. La durata è attualmente di dieci giorni congedo obbligatorio ed un giorno facoltativo.

MATERNITA’ LAVORATRICI AUTONOME (CD/CM-ART e COM) L’indennità spetta per cinque mesi, normalmente viene presentata all’INPS dopo il parto, termine di prescrizione di un anno dall’evento. L’importo è calcolato sulla base di una retribuzione convenzionale ed è pari all’80%.

PERMESSI ALLATTAMENTO Il datore di lavoro deve consentire alla madre lavoratrice, durante il primo anno di vita del bambino, due periodi di riposo, anche cumulabili durante la giornata. Il riposo è uno solo quando l’orario giornaliero è inferiore a sei ore. Tali periodi di riposo hanno la durata di un’ora ciascuno. I periodi di riposo sono di mezz’ora ciascuno quando la lavoratrice fruisca dell’asilo nido o di altra struttura idonea, istituiti dal datore di lavoro nell’unità produttiva o nelle immediate vicinanze di essa. Gli stessi periodi previsti per la madre sono riconosciuti in casi particolari al padre.

ASSEGNO DI MATERNITÀ PER LAVORI ATIPICI E DISCONTINUI, anche detto ASSEGNO DI MATERNITÀ DELLO STATO Si tratta di una prestazione previdenziale a carico dello Stato, concessa ed erogata direttamente dall’INPS (occorre rivolgersi ai servizi sociali del Comune), La domanda deve essere presentata entro sei mesi dalla nascita. Importo per il 2022 pari ad € 2183,77.

ASSEGNO DI BASE DEL COMUNE L’assegno è erogato dal Comune per un massimo di cinque mensilità a DECORRERE dalla data del parto, occorre presentare il modello ISEE, inferiore a € 17.747.00 l’importo mensile è pari a circa €354,00. La richiesta deve essere presentata ENTRO SEI MESI dal parto (importi nel 2022).

BONUS NIDO Attualmente il beneficio è pari: a 1.500 euro annui (136,37 euro al mese) per i nuclei familiari con ISEE minorenni superiore a 40.000 euro; a 2.500 euro annui (227,27 euro al mese) per i nuclei familiari con un ISEE minorenni da 25.001 euro a 40.000 euro; a 3.000 euro annui (272,72 euro al mese) per i nuclei familiari con un valore ISEE minorenni fino a 25.000 euro. Tale prestazione serve per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati o di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. Il premio è corrisposto direttamente dall’Inps su domanda del genitore.

INDENNITÀ STRAORDINARIA DI CONTINUITÀ REDDITUALE E OPERATIVA IN FAVORE DEI LAVORATORI AUTONOMI ISCRITTI ALLA GESTIONE SEPARATA – ISCRO Trattasi un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), istituita in via sperimentale per il triennio 2021-2023 ed erogata dall’Inps. L’indennità è riconosciuta, previa domanda, ai soggetti iscritti alla Gestione separata Inps che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo. La domanda deve essere presentata dal lavoratore all’INPS in via telematica entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità; universale, in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40.000.

ASSEGNO UNICO A PARTIRE DAL 01/03/2022 Il provvedimento è basato sull’introduzione di un assegno unico e universale per tutte le famiglie con figli a carico con l’assorbimento progressivo delle attuali erogazioni economiche aventi la medesima finalità (tra cui, ad esempio, gli assegni al nucleo familiare, l’assegno di natalità, il bonus bebè, eccetera). Il beneficio economico è attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento del 21-mo anno di età (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli. In assenza di ISEE o in presenza di ISEE superiore a 40 mila euro, l’importo dell’assegno unico, che è comunque spettante, si attesta sui valori minimi previsti dalla norma. L’assegno è definito: L’importo dell’assegno unico e universale per i figli a carico è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata attraverso l’ISEE in corso di validità. Devo essere quindi in possesso di Isee . L’assegno unico può essere richiesto anche in assenza di ISEE ovvero con ISEE superiore alla soglia di euro 40.000. In tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi dell’assegno previsti dalla normativa.

REDDITO DI CITTADINANZA PENSIONE DI CITTADINANZA Il Reddito di Cittadinanza (RdC), introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 come misura di contrasto alla povertà, è un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Qualora tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore a 67 anni, assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC). Il Reddito di Cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, risultano in possesso di determinati requisiti economici, di cittadinanza e di residenza Il beneficio viene erogato attraverso una carta di pagamento elettronica, la Carta Reddito di Cittadinanza ed è condizionato all’adesione a un percorso di accompagnamento al lavoro e all’inclusione sociale che, in ragione delle caratteristiche del nucleo beneficiario, prevede la sottoscrizione della Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) e del Patto per il lavoro presso il Centro per l’impiego, ovvero del Patto per l’inclusione sociale presso i servizi sociali dei comuni. Si calcola moltiplicando il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini del RdC/PdC per: 6.000 euro, in caso di Reddito di Cittadinanza; 7.560 euro, in caso di Pensione di Cittadinanza.