Anziani risorsa sociale: un gemellaggio tra le Acli di Bologna, Pesaro Urbino e Cosenza
Il 9 dicembre scorso si è tenuto a Bologna il convegno dal titolo “Anziani risorsa sociale”, il secondo appuntamento del percorso di approfondimenti, che partendo dell’enciclica “Amoris Laetitia”, affronta il tema del valore degli anziani all’interno della famiglia ed il ruolo sociale attivo che essi svolgono. L’incontro promosso da ACLI di Bologna, in collaborazione con ACLI di Pesaro Urbino, ed ACLI di Cosenza, ha visto la partecipazione di Lidia Borzì della presidenza nazionale ACLI e l’intervento di S.E.Cardinale Matteo Zuppi. Tra i relatori l’On. Luca Rizzo Nervo, assessore al welfare del Comune di Bologna e Filippo Diaco consigliere comunale; ad aprire l’incontro il Presidente provinciale ACLI di Bologna, Chiara Pazzaglia. La scelta delle ACLI bolognesi di parlare degli anziani, è il segno di un rinnovato interesse, verso quello che è stato definito “l’oro grigio di una società solidale”. La famiglia che è il luogo di elezione della generatività biologica, con la crisi pandemica ha mostrato di essere anche luogo della generatività sociale, educativa, economica e di nuovi stili di vita. Al suo interno gli anziani si sono rivelati una risorsa indispensabile, offrendo cura, disponibilità con le loro case, aiuto concreto con i risparmi e diventando la spina dorsale del welfare familiare. Gli anziani dunque non possono essere visti solo come i fruitori del welfare e portatori di bisogni, ma anche risorse attive ed utili; una ricchezza fatta di dinamicità e di saggezza. Nella fatica della pandemia è infatti nata una rete di solidarietà e socialità, in cui gli anziani da protagonisti, mettendo in atto lo scambio di cultura con i giovani, hanno fatto esperienza di attivazione civica. Le alleanze intergenerazionali calate in uno scenario socio economico così complesso, fatto di due aspetti, da un lato l’operosità degli anziani nelle ACLI ed altri enti del III Settore, dall’altro la necessità di un welfare a sostegno della fragilità senile, impegna la politica in processi di coprogrammazione e coprogettazione su rinnovati modelli sociali. Gli studi demografici del dott. Gianluigi Bovini, rivelano già l’urgenza di attivare iniziative per arginare il fenomeno del “digital divide”, e contrastare lo spopolamento delle aree interne. Anche il Cardinale Zuppi nel sottolineare il ruolo che i nonni hanno nelle famiglie spesso frammentate, ha individuato negli anziani attivi un’opportunità, e spronato ad un ripensamento della modalità di protezione per i più bisognosi, che promuova l’assistenza domiciliare e combatta la solitudine. Nel suo intervento Tomassini Maurizio Vicepresid. ACLI PU e membro della Direzione naz. ACLI, ha illustrato i progetti realizzati, quali: il Punto Famiglia per la formazione ai care givers con i “Cafè Alzheimer” ed i tutorial, ed il ruolo di advocacy di ACLI a tutela e difesa dei fragili. Il convegno si è concluso con la suggellazione di una Convenzione a firma dei rispettivi Presidenti provinciali; Alberto Alesi per le ACLI PU, Chiara Pazzaglia per le ACLI BO e Caterina De Rose per le ACLI CS. L’impegno comune è rivolto ad un percorso di analisi e confronto in linea con la Dottrina sociale della Chiesa, che rimetta al centro la persona, la democrazia, e la cittadinanza attiva.
Segreteria ACLI Provinciale PU