Dopo un anno di Servizio Civile siamo giunte anche noi al termine di questa esperienza. Questo intenso viaggio ci ha richiesto tanto a livello professionale e soprattutto personale, ma al tempo stesso ci lascia un importante bagaglio di competenze. Questo anno è stato innanzitutto un primo incontro con il mondo del lavoro che ci ha responsabilizzato e ci ha fatto capire cosa significhi lavorare insieme ad altri colleghi, avere delle scadenze, delle priorità da rispettare ma allo stesso tempo ci ha aiutato a essere più indipendenti e a portare avanti dei nostri progetti e idee. Significativo è stato l’incontro con gli utenti di un Centro Diurno di Pesaro, dove abbiamo svolto la maggior parte delle ore del nostro progetto, non solo dal punto di vista professionale, vista la grande attinenza con il nostro percorso di studi (abbiamo studiato psicologia), ma anche e soprattutto da un punto di vista umano. Con i “ragazzi” del Centro (tutte persone adulte con disabilità di tipo cognitivo e/o psichico) abbiamo partecipato alle tante attività che scandiscono la loro settimana, mettendoci al servizio dell’altro e cooperando con i loro educatori. Le attività hanno spaziato da momenti più ludico-pratici, come i giochi musicali, la preparazione di oggetti per il mercatino di Natale o le uscite sul territorio, a momenti in cui era dato più spazio all’espressione verbale e delle proprie emozioni. I giorni passati assieme a loro ci hanno arricchite profondamente a livello umano ed emotivo: vedere come le vite di queste persone, nonostante le loro difficoltà e le loro problematiche, siano ricche e vissute appieno è sicuramente il lascito più prezioso di questo anno di Servizio Civile. Nel corso di questo percorso abbiamo dunque imparato cosa vuol dire lavorare in gruppo, dedicarsi all’altro e superare limiti personali che, prima di questa esperienza, sarebbero sembrati invalicabili. Un anno sembra davvero lungo, ma vi assicuriamo che a noi è volato!!!
Giorgia e Laura
