L’Oratorio “La Stazione” ed il Circolo ACLI “G. Burrai” di Cuccurano, in collaborazione con la Parrocchia di San Biagio, hanno organizzato per la sera del 9 dicembre, un momento di preghiera e convivio in occasione dell’accensione del “Falò della Venuta”. Popolarmente chiamato “il fuoco della Madonna”, esso è un’antica tradizione diffusa nelle campagne marchigiane, che fa memoria di quel viaggio miracoloso nel buio della notte, compiuto dalla Santa Casa di Nazareth, ove si compì l’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria, fino a Loreto. La devota tradizione che affonda le sue radici in una fede vissuta nella semplicità della vita contadina, rivive nel quartiere fanese grazie all’aiuto del signor Valerio, che da oltre dieci anni, nell’anno che precede l’evento, raduna cataste di legna necessarie per accompagnare la preghiera guidata da Don Marzio Berloni. Egli in occasione del Falò di quest’anno, dopo aver dato lettura del vangelo di Luca, ha ricordato che “la Grazia poté colmare Maria, poiché essa si era svuotata di se stessa”; un’esortazione ai presenti a prepararsi all’evento del S. Natale, sull’esempio della Vergine. Con l’invocazione alla Madonna, si è creato un momento di silenzio e raccoglimento tra i presenti per poter innalzare intenzioni di preghiera libere. Dopo la benedizione del Fuoco, ha trovato spazio la gioia e la convivialità, grazie al lavoro dei volontari dell’Oratorio e del circolo ACLI, che nel rispetto delle norme anti-Covid, hanno distribuito cioccolata calda e vin brûlé. L’evento è stato anche uno dei tanti segnali del desiderio forte di ripartire con slancio a svolgere attività associative, a lungo penalizzate dalle restrizioni necessarie, ed il bisogno di vivere la socialità con una nuova consapevolezza senza rinunciare alla bellezza di essere comunità.
Marina Pennacchini