Lo avevamo scritto e detto da tempo che saremmo arrivati alla stagione delle grandi riforme, da quella del Terzo Settore, arrivata finalmente all’ultimo miglio del Runts e del decreto fiscale, a quello dell’arrivo delle risorse del PNRR missione 5 “inclusione e coesione sociale”.
Gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) stanno lavorando alla redazione del Piano Sociale con scadenza 28 febbraio 2021. L’attività vede coinvolti anche gli Enti del Terzo Settore nei tavoli di coprogrammazione e coprogettazione.
In questo contesto assume un’importanza prioritaria la fase di analisi dei bisogni e di verifica delle specificità dei territori rispetto alle misure da attivare con il bando direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un bando non competitivo per gli ATS .
Tra gli obiettivi del Piano Sociale proprio la coprogettazione con gli Enti del Terzo settore che costituisce quindi una opportunità mai avuta prima della pandemia.
Il primo degli interventi richiamati dal PNRR riguarda il sostegno alle persone vulnerabili e la prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti. Nella stessa misura vengono ricompresi interventi finalizzati a sostenere le capacità genitoriali, ma anche le famiglie e i bambini in condizione di vulnerabilità. Sono previsti poi interventi per rafforzare i servizi sociali a domicilio, per garantire le dimissioni anticipate e prevenire il ricovero, nonché interventi per rafforzare i servizi sociali attraverso meccanismi di condivisione e supervisione per gli assistenti sociali.
Questa misura va ad anticipare di fatto la legge per la riforma sulla non autosufficienza in fase di avanzata predisposizione da parte del Governo (la commissione del Ministero del Lavoro presieduta dall’On. Livia Turco ha già mandato le sue proposte).
La misura inoltre interviene sulla famiglia, sui minori con un obiettivo di prevenzione della emergenza sulla povertà educativa.
Il secondo intervento riguarda invece percorsi di autonomia per persone con disabilità. A tal proposito occorre sottolineare che sulla disabilità è stata approvata la legge delega con il voto all’unanimità alla Camera ed è obiettivo del governo l’approvazione finale entro il 31 dicembre 2021, impegno questo assunto dal Governo nell’ambito del PNRR .
Lo scorso 13 dicembre, durante la conferenza nazionale sulla disabilità, lo stesso Presidente Draghi ha dato ampie rassicurazioni circa le risorse assegnate.
Gli interventi sulla disabilità saranno finalizzati ad estendere la “vita indipendente” dei soggetti destinatari delle misure e per “il dopo di noi” ,sperimentate negli anni. Una attenzione particolare sarà data agli aspetti legati alla progettazione individualizzata, a quelli legati alla residenzialità nonché a quelli legati all’autonomia attraverso al lavoro.
Il terzo intervento, incentrato su “Housing temporaneo e stazioni di posta”, è finalizzato a rafforzare i sistemi territoriali di presa in carico delle persone senza fissa dimora o in povertà estrema attraverso due distinte linee di attività: promuovere forme di residenzialità basate sui modelli dell’ “housing first” e realizzare “Centri Servizi diffusi” per il contrasto della povertà.
Le risorse vengono assegnate direttamente agli ATS dal Ministero, mentre le Regioni e le Province Autonome hanno il compito di coordinamento. Ricordiamo infine quanto ha detto Papa Francesco: peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”.
Maurizio Tomassini
Cronicario di Fano 1967, foto di Maurizio Tomassini