“Tutta la battaglia è culturale e passa per una profonda adesione al nostro territorio e alla nostra storia, per un profondo riconoscimento delle sue miserie e delle sue bellezze. Può fare del bene a questa terra solo chi crede in essa.”
F. Arminio
Martedì 1 dicembre, la biblioteca San Giovanni di Pesaro ospiterà l’incontro “Il paesaggio in stato di latenza – cosa vuol dire narrare un territorio”, alla presenza dello scrittore Franco Arminio (ore 18, via Passeri 102).
L’appuntamento inaugura il laboratorio di narrazione urbana Tapis Roulant che si svolgerà sempre a dicembre a Pesaro, nell’ambito del progetto Chiamati a vivere, promosso dalle Acli provinciali PU con il contributo della Regione Marche e in collaborazione con gli ambiti sociali di Fano e Pesaro, Biblioteca San Giovanni di Pesaro e Fap Acli.
Perché parlare di paesaggio in maniera complessa e facendo dialogare più discipline, è una sfida culturale importante? Quali responsabilità abbiamo come cittadini? Qual è il contributo della narrazione artistica in una lettura partecipata del territorio?
Questi saranno alcuni degli argomenti su cui si dialogherà con l’autore e paesologo Arminio.
L’evento è aperto al pubblico e gratuito.
Per info: acli.pesaro@tin.it o 3276771806
Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, centro dell’Irpinia orientale in provincia di Avellino. Collabora con diverse testate locali e nazionali come “il manifesto”, “Il Mattino” di Napoli, “Ottopagine”, “Corriere del Mezzogiorno”, ed è animatore del blog “Comunità Provvisorie”. Paesologo, Arminio racconta i piccoli paesi d’Italia, e ha realizzato anche vari documentari. Nel 2009, con Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia (Laterza) ha vinto il Premio Stephen Dedalus per la sezione “Altre scritture”. Nel luglio 2011, con Cartoline dai morti (Nottetempo) ha vinto per la seconda volta il Premio Stephen Dedalus per la sezione “Altre scritture”. Tra i suoi libri: Viaggio nel cratere (Sironi, 2003), Circo dell’Ipocondria (Le Lettere, 2006), Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia (Laterza, 2008), Poeta con famiglia (Edizioni d’If, 2009), Nevica e ho le prove. Cronache dal paese della cicuta (Laterza, 2009), Cartoline dai morti (Nottetempo, 2010), Oratorio bizantino (Ediesse, 2011, prefazione di Franco Cassano), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori, 2013) e La punta del cuore, una raccolta di poesie dedicate alla madre (Mephite, 2013).
Tapis roulant è a cura di Federica Cavalli, laureata in Tradizione ed interpretazione dei testi, con un master sull’informazione culturale conseguito presso la Facoltà di Lettere dell’Università Carlo Bo di Urbino. Lavora nell’ambito della comunicazione, collabora con il quotidiano La Sicilia, occupandosi di letteratura contemporanea e critica. Per avere informazioni su Tapis Roulant, ecco la pagina facebook:
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