Le nostre volontarie del Servizio Civile hanno avuto il piacere di intervistare telefonicamente la nostra Angioletta (Angela Costantini), vincitrice della XX edizione del premio “Bruno Regini – cultura della solidarietà” assegnato a uomini e donne che si siano distinti in campo regionale per la creazione di una cultura della solidarietà. Angela Costantini è stata premiata il primo maggio alla Festa del lavoro organizzata dalle ACLI Marche a Camerano.
Queste sono alcune domande che le ragazze le hanno posto:
- Cosa rappresentano le Acli per lei?
- Le Acli sono state le associazioni che mi hanno permesso di svolgere il mio lavoro e di fare quello che mi è sempre piaciuto, cioè aiutare gli altri; sono state dalla loro nascita riconosciute come associazione per operai, lavoratori e persone bisognose.
- Per quale motivo è stata così determinata a mantenere attivo il patronato a Cagli?
- Il motivo che mi ha spinto a mantenere operativo il Patronato nella mia città è stato soprattutto il desiderio di stare con gli altri e fare qualcosa per gli altri, perché ho avuto sempre questa tendenza anche da ragazza. Parlando anche come cristiana ho potuto aiutare persone deboli che consideravo come fratelli, persone che da una parte mi potevano anche ripugnare ma che secondo me avevano comunque il diritto ad essere aiutati e rispettati. Il patronato Acli è stata la mia strada e mi ha permesso di fare questo.
- Che valore attribuisce ai servizi che eroga il patronato?
- I servizi che eroga il Patronato secondo me hanno un enorme valore: negli anni, infatti, il Patronato si è sempre distinto per la competenza delle persone che ci lavoravano, che non badavano al proprio tornaconto personale ma sempre al bene degli altri.
- Quali attività ha svolto al fine di integrare e favorire i soggetti più deboli?
- Sono stata impegnata per una lunga parte della mia carriera per il Patronato Acli, arrivando a coprire per 5 comuni: Cagli, Acqualagna, Cantiano, Frontone e Serra S. Abbondio. Nel lavoro che ho svolto ci volevano precisione e competenza perché la gente non si può aiutare con superficialità. Le persone hanno riconosciuto che dietro le associazioni c’era un lavoro serio e quindi sono tornate. Oltre all’impegno lavorativo nel Patronato Acli, ho lavorato anche presso la Caritas; inoltre mi sono anche impegnata politicamente essendo stata nominata assessore ai servizi sociali nel Comune di Cagli.
ALCUNI CENNI BIOGRAFICI:
Angela nasce il 9 gennaio 29 a Cagli, figlia di una sarta e di un dipendente comunale ha due sorelle e un fratello, Nel 1948, nell’immediato dopoguerra, ha la prima esperienza d’impegno sociale come volontaria presso la colonia estiva a Pesaro, organizzata dall’opera diocesana di assistenza. Subito don Arturo Bacchiani, parroco pesarese, nota lo spirito solidaristico che muove l’operato di Angela e la manda a svolgere un corso della Pontificia Assistenza a Roma come collaboratrice sociale. Tornata a Cagli nel 1953 organizza una mensa per gli studenti dell’Istituto don Orione, garantendo a tutti i ragazzi, che non potevano permettersi di tornare a casa, un pasto caldo e un supporto nei compiti. Nel 1965 entra a far parte della grande famiglia ACLI incontrando l’avvocato Falghera e l’allora direttore del Patronato Secchi, con cui instaurerà una collaborazione arrivata fino ai giorni nostri. Ha svolto con dedizione attività come promotrice sociale per mantenere attiva la sede zonale del Patronato di Cagli. Non si è mai risparmiata a favore dei più poveri e dei più sprovveduti per far valere i loro diritti nei confronti degli istituti di previdenza, costruendo, proprio con questi istituti e i loro funzionari, rapporti di grande collaborazione e stima reciproca. Ha supportato persone messe ai margini della società specializzandosi nelle pratiche previdenziali e nella ricerca attiva del lavoro a persone non vedenti e non udenti, ma anche ex carcerati. Ha collaborato anche con le locali sedi della Caritas e dell’Associazione San Vincenzo. Ha garantito, muovendosi semplicemente con i mezzi pubblici, l’apertura di ben cinque recapiti (Cagli, Frontone, Serra Sant’Abbondio, Cantiano, Acqualagna). Angela ha così trascorso 54 anni della sua vita impegnandosi come promotrice sociale senza mai chiedere altro. Nonostante questo ha sempre operato intensamente senza mai risparmiarsi, tenendo alto il nome del Patronato ACLI, configurandolo come la propria missione di vita.