Mi fa sempre molto pensare le testimonianze di persone, anche molti giovani, che dopo aver fatto un’esperienza di dono mediante iniziative di assistenza, di accompagnamento e di liberazione degli altri, soprattutto nei confronti dei più fragili e poveri, affermano quanto benessere hanno percepito dentro di sé e quanto bene hanno ricevuto. Possiamo affermare che nel dare la propria mano, il proprio aiuto e soprattutto la propria vicinanza e solidarietà c’è il segreto dello stare bene. Un movimento invisibile ma importante per dare senso, gusto e felicità alla propria vita. Incredibile! Per stare bene e per essere felici bisogna dare, donarsi, offrirsi agli altri. Non tanto dando cose e aiuti, ma soprattutto donando se stessi: quello che ciascuno ha dentro, non tanto quello che possiede. È come dare campo alla propria vita, soprattutto quando non c’è campo e sembra di non esistere perché si è disconnessi. È una vena che irrora sangue nell’organo del senso della vita, facendolo pulsare […].
[…] è il verbo “donare” la parola chiave per dare senso e gusto alla vita, è il verbo “dare” che fa campo per far stare meglio se stessi. I care è il comportamento che genera felicità. Realtà invisibile, non si vende nei centri commerciali, ma è il segreto della felicità umana. Ne sono convinto da molto tempo, […]. Sono rimasto molto entusiasta nel trovare fondamenti esistenziali e biblici nel libro del biblista p. Ermes Ronchi: “[…] Nel Vangelo infatti il verbo «amare» si traduce sempre con un altro verbo: «dare». Umile, concreto, semplice. «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito» (Gv 3,16). Non c’è amore più grande che dare la vita (cfr. Gv 15,13). Il senso dell’esistenza è essere nella vita datori di vita! A uno, ad alcuni, a molti. Vivi se dai vita”.
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Prendersi cura degli altri, donando se stessi nel dare soprattutto amore, solidarietà e vicinanza, significa realizzare noi stessi e generare dal profondo del nostro cuore benessere, felicità e senso della vita. Non dobbiamo però scambiare questo “dare” nell’offrire solo e appena aiuti materiali e cose, ma soprattutto noi stessi come l’espressione di amore più bella e desiderata dagli altri. È la verità che ci è stata rivelata dal mistero del Natale: un Dio incarnato per amore come dono all’umanità, raggiungendo così la pienezza del suo essere il Dio-con-noi.
Allora, se vuoi davvero stare bene impegnati nel dare amore agli altri, soprattutto ai più fragili e poveri. Donarsi è voce del verbo stare bene.
Liberamente tratto da “Se vuoi stare bene, impegnati nel donarti” di Adriano Sella (per il testo integrale collegarsi al sito https://reteinterdiocesana.wordpress.com/)