Il terribile terremoto del 30 ottobre ha avuto effetti catastrofici e questa volta ha colpito in modo distruttivo soprattutto l’entroterra maceratese; nel cratere si trovano Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Preci, ma le distruzioni sono diffuse in un’area molto più vasta: da Norcia a Camerino, fino a San Severino e a Tolentino. In molti paesi oltre la metà degli edifici è inagibile; gli sfollati sono più di ventimila: già queste due cifre fanno comprendere la gravità di quanto è avvenuto.
Superata l’emergenza che, con l’inverno alle porte, sarà comunque lunga e difficile, ancora una volta l’imperativo sarà la ricostruzione; tuttavia ricostruire non basta se non si riesce a evitare lo spopolamento di quelle zone e se non si riesce a far rivivere quei paesi. Insieme con la ricostruzione, da realizzare rispettando rigorosamente i criteri antisismici, servono politiche per rilanciare l’economia e la vita di tutto l’entroterra appenninico: i fondi europei a sostegno delle aree interne ci sono, bisogna utilizzarli con efficienza e lungimiranza.
Per il futuro servono politiche che siano capaci di bloccare la fuga dall’Appennino e che favoriscano l’insediamento stabile, specialmente di giovani coppie; e servono politiche che valorizzino le ricchezze paesaggistiche, culturali e artistiche dei paesi appenninici. Ma in questa fase serve la concreta solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto. I Circoli delle zone dove sono stati trasferiti gli sfollati manifestino con iniziative concrete la loro vicinanza: ci sono tanti modi per far sentire la nostra attenzione e la nostra solidarietà. Ma servono anche fondi: le Acli delle Marche rilanciano perciò l’appello ai propri iscritti perché proseguano la raccolta di fondi utilizzando il conto corrente bancario aperto presso Banca Etica. I contributi raccolti saranno impiegati per offrire servizi educativi, ricreativi e assistenziali alle popolazioni marchigiane colpite dal sisma.
CCB presso Banca Etica – IBAN: IT 54 B 05018 02600 000000234750
Intestato a ACLI Marche – Emergenza Terremoto